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Pro Silva Italia ha aderito all'appello per la promulgazione del decreto "Testo Unico in ma

Il 28 febbraio Pro Silva Italia ha deciso di sottoscrivere l'appello favorevole alla promulgazione del decreto legislativo "Testo Unico in materia di foreste e filiere forestali", sottoscritto da Associazioni e da docenti e ricercatori delle Università e degli Enti di ricerca.

Nei giorni precedenti erano stati pubblicati numerosi attacchi al testo di decreto, soprattutto sui social network, e molti soci ci chiedevano quale fosse la posizione dell'associazione a riguardo.

Come Consiglio Direttivo avevamo deciso di non intervenire nella bagarre, per tre motivi:

  • volevamo attendere il varo definitivo del decreto prima di commentarlo;

  • volevamo aspettare la conclusione della campagna elettorale per evitare il rischio di strumentalizzazioni;

  • volevamo evitare di entrare in un meccanismo di polemiche e battibecchi che non ci appartiene, dove si confondono gli interessi personali con quelli generali, le posizioni incardinate su solide basi scientifiche con quelle che si generano da fake news, le opinioni dialoganti e costruttive con quelle istigate da odio e pregiudizi.

Ma negli ultimissimi giorni era stata presentata una petizione fortemente contraria al decreto, firmata da autorevoli personaggi del mondo della ricerca, basata prevalentemente su presupposti non obiettivi.

Questa petizione contraria potrebbe avere un effetto decisivo sull'esito della proposta di decreto e per questo abbiamo ritenuto non fosse più possibile astenersi dal prendere una posizione e abbiamo aderito all'appello che pubblichiamo.

Pro Silva Italia non ha partecipato alla stesura del decreto ma ha avuto la possibilità di leggerlo e ha inviato alcune proposte di modifica attraverso il Consiglio Nazionale dei dottori Agronomi e Forestali (CONAF), in parte recepite nel testo attualmente in discussione. Per ora non entriamo nel merito del testo e ci limitiamo a osservare che ci sono alcuni punti controversi, pur ritenendo che il decreto sia un passo in avanti per la selvicoltura in Italia rispetto al Decreto Legislativo 227/2001, che è l'unica norma che verrebbe abrogata.

Per concludere, riteniamo importante ribadire e promuovere l'importanza della selvicoltura nella gestione delle foreste, le cui tecniche e modalità applicative si basano su ricerche scientifiche e prove sperimentali, e si fondano sui principi di numerose discipline di studio (ecologia, botanica, geologia, pedologia...), trovando poi la sua applicazione attraverso la professionalità dei tecnici forestali.

Questa professionalità e le basi stesse della selvicoltura, a prescindere da quanto contenuto nel testo del Decreto, vengono invece messe fortemente in discussione nella petizione contraria: "...se è innegabile che la selvicoltura è un’attività economica di enorme importanza, che non può certamente essere esclusa da tutti i nostri boschi, dobbiamo con forza sottolineare come sia infondato e paradossale attribuirle capacità di tutela contro eventi come le frane o l’erosione".

Un'affermazione del genere non può che trovarci completamente in disaccordo, anche se ci porta a riflettere su come il mondo forestale (e quello universitario in primis) ha in questi anni trascurato l'importanza di valorizzare e di cercare un giusto riconoscimento per il proprio lavoro, dimostrando un'assoluta incapacità di cooperare per condividere degli obiettivi comuni e delle strategie per raggiungerli.

Il Consiglio Direttivo di Pro Silva Italia

Di seguito il link con i documenti allegati alla petizione e l'elenco dei firmatari: http://www.georgofili.info/detail.aspx?id=6686

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